Pezzacce con cicerchie.
I legumi, ceci, fagioli, lenticchie fave secche quelli più comuni, ma ci siamo forse dimenticati delle cicerchie !!!!! che ci faranno compagnia nelle fredde giornate autunnali e invernali.
La cicerchia, legume poco utilizzato e non molto amato, il suo sapore particolare però nasconde proprietà e nobili proteine, che non possono farci che bene, qualche piccolo accorgimento nella preparazione le renderà digeribili e gustose, oggi le preparerò con della pasta fresca a cui ho dato un nome particolare, le pezzacce, sfoglia tagliata in modo strambo e di misure diverse, tanto da ricordare il taglio a strappo di vecchi pezzi di stoffa che venivano utilizzati in ebanisteria per chiudere vecchi danni, buchi da nodi del legno fuoriusciti e persi e come rinforzo per giunture di fondi e parti nascoste insieme a della colla animale a caldo, questa descrizione sarà di difficile comprensione per molti, quindi vado a semplificare, prendiamo un vecchio panno di cotone, strappiamolo a strisce di tre quattro centimetri e poi sempre strappandolo in pezzetti che difficilmente avranno la stessa misura, meglio ancora potremmo chiamarli maltagliati, questo formato di pasta fresca verrà condito da una passata grossolana di cicerchie, non ci resta che spostarci ai fornelli per iniziare la preparazione e la ricetta di oggi.
Ingredienti:
Cicerchie, scalogno, alloro, olio sale peperoncino e prezzemolo, per la pasta fresca semola di grano duro rimacinata e farina di grano tenero di tipo uno, un po’ d’olio evo e un pizzico di sale.
Execution:
Cicerchie in ammollo da almeno dodici ore, noteremo il rigonfiamento della pellicina spessa e biancastra le li riveste, eliminiamola totalmente, un po’ come si fa con i lupini gialli, portiamo le cicerchie in un tegame dai bordi alti, aggiungiamo un paio di foglie di alloro e una costa di sedano, copriamo con acqua tiepida a lasciamo cuocere a fiamma bassa per circa un ora e mezza, impastiamo le nostre farine, una parte di semola e due di farina bianca di tipo uno, un pizzico di sale fino, un po’ d’olio evo e acqua quando basta, impastiamo energicamente fino ad ottenere un bel panetto liscio che lasciamo a riposo per una mezz’ora, trascorso il tempo ricaviamo delle sfoglie non troppo sottili che andiamo a tagliare delle dimensioni strane che abbiamo descritto, disponiamo la pasta fresca su di un vassoio e lasciamo ad asciugare.
Quando le cicerchie saranno ben cotte, vedremo che tenderanno a sfaldarsi, aiutiamole dando qualche colpetto con il mixer ad immersione, dobbiamo ottenere non proprio una passata liscia ma grossolana e con ancora cicerchie intere, in un ampia padella versiamo dell’olio evo e un trito di scalogno che lasciamo dorare, nel frattempo portiamo a bollore anche abbondante acqua in pentola, quindi saliamo e caliamo le pezzacce, versiamo la nostra passata grezza in padella e lasciamola insaporire con l’olio e lo scalogno, aggiustiamo di sale aggiungiamo anche un po’ di peperoncino e scoliamoci dentro le pezzacce grondanti, amalgamiamo e impiattiamo, guarniamo con un po’ di trito di prezzemolo fresco e volendo ancora del peperoncino, un giro di olio evo a crudo e serviamo fumante, gustiamo magari vicino al camino acceso il confort food preparato, che ci aiuterà a scaldare il corpo ma soprattutto lo spirito.
Flaviano alias dal legno ai fornelli vi saluta sempre affettuosamente e naturalmente virtualmente, dandovi come sempre appuntamento alle prossime ricette.
Commenti
Posta un commento
ciao da Dal legno ai fornelli