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La pasta del sacrestano, (cavatelli a otto dita).

La pasta del sacrestano, (cavatelli a otto dita).

Può sembrare uno scherzo, ma e proprio vero.
In alcuni piccoli borghi del mio Molise era usanza durante le celebrazioni della settimana santa, che il sacrestano con la sua famiglia, con l’aiuto di qualche vicina preparasse della pasta fresca di sola acqua e farina, da offrire ai fedeli che partecipavano alle funzioni della settimana santa.
E come si può facilmente intuire questo avveniva nei piccolissimi borghi dove i fedeli non superavano le poche decine.
Ebbene dicevamo il sacrestano preparava dei cavatelli e per velocizzare il lavoro, di realizzazione che comunque doveva far fronte a qualche decina di piatti, cavasse i classici cavatelli a due o tre dita, con otto dita, praticamente un cordoncino di pasta lungo quanto le due mani.
Il tutto veniva condito con aglio olio e peperoncino, guarnito in alcuni casi da mollica di pane tostata e qualche volta anche con della ricotta salata.
Non sono leggende di cucina, ma vita reale di piccolissime comunità, dove si condivideva tutto con piacere.

Ingredienti:

farina di semola di grano duro e farina 0, farina integrale. aglio olio peperoncino, mollica di pane tostata, ricotta salata.

Execution:

ricetta della domenica, che prevede la pasta fresca, molto semplice.
Come prima cosa impastiamo le nostre farine con acqua leggermente tiepida.
Ho utilizzato due parti di semola di grano duro, una parte di farina 0, e una parte di farina integrale.
Dopo aver lasciato riposare l’impasto, procediamo alla realizzazione di una sfoglia di circa tre mm di spessore, ricavandone successivamente delle striscioline, oppure dei cordoncini della lunghezza pari alla larghezza delle nostre otto dita vicine, caviamo così la pasta ottenendo un cavatello lungo circa 12 / 13 centimetri.
Doriamo in padella aglio olio e peperoncino e condiamo la pasta dopo averla ben lessata, guarnendo con la mollica tostata, una spolverata di prezzemolo tagliato fine fine e un po’ di ricotta salata.

Buon pranzo e buona domenica dal vostro Flaviano.









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